UNA NUOVA SEDE PER DUE

CONSORZI: VINO TOSCANA E OLIO LAUDEMIO

 Le prestigiose realtà, ispirate dagli stessi principi di tutela della qualità e del territorio, hanno scelto di condividere uno spazio istituzionale con l’intento di offrire un punto d’incontro stabile per i produttori. L’Assessora Saccardi: “La Toscana si conferma ancora una volta terra di eccellenze”

Una nuova sede per due. Per il Consorzio Vino Toscana e per Laudemio srl Consortile, due realtà di prestigio nel panorama agroalimentare del Granducato che da ieri coltivato, oltre ai principi ispiratori, la mission e la figura di Stefano Campatelli nel ruolo di Direttore, anche uno spazio istituzionale, in via Michelangelo a Barberino Tavarnelle (FI), con l’intento di creare un punto d’incontro fisico e stabile per i produttori.

L’inaugurazione della sede condivisa, si è svolta ieri pomeriggio, sono intervenuti Diana Frescobaldi Presidente di Laudemio srl Consortile, Cesare Cecchi Presidente del Consorzio Vino Toscana l’Assessora regionale all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il Sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli ed erano presenti il Presidente della CCIAA di Firenze Massimo Manetti, il Presidente di Union Toscanacamere nonché dell’Unione Camere di Commercio Arezzo e Siena Massimo Guasconi ei rappresentanti dei Consorzi di Tutela e delle associazioni agricole. Dopo il taglio del nastro, un aperitivo a base di prodotti tipici toscani ed in particolare Finocchiona IGP, Pecorino Toscano DOP e Prosciutto Toscano DOP, offerti dai rispettivi Consorzi.
La condivisione della nuova sede rappresenta una unione non solo di indirizzo, ma anche di intenti che può essere premiante, anche in virtù del fatto che l’interazione tra due realtà d’eccellenza della Toscana altro non fa che promuovere sotto diversi profili il territorio ed il paesaggio rurale toscano.

“La Toscana – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – si conferma ancora una volta terra di eccellenze, non solo per la qualità straordinaria dei suoi prodotti, ma anche per la capacità dei suoi attori di fare sistema. L’inaugurazione di questa nuova sede condivisa tra il Consorzio Vino Toscana e Laudemio rappresenta un segnale importante di collaborazione e visione comune. Due realtà diverse per storia e prodotto, ma unite dalla volontà di tutelare e promuovere il nostro patrimonio agricolo, paesaggistico e culturale. Come Regione, continueremo a sostenere tutte quelle iniziative che mettono al centro la filiera, il territorio e la qualità, perché sono questi i valori su cui si costruisce il futuro dell’agricoltura toscana.”

La promozione dell’eccellenza produttiva di uno specifico prodotto è l’obiettivo prioritario del progetto Laudemio, che vede la luce a metà anni Ottanta grazie alla lungimiranza di Vittorio Frescobaldi il quale, riuscì a riunire in una società consortile una compagine di più agricoltori, lungimiranti custodi di alcuni fra i più nobili cru olivicoli della regione. Con quei produttori, da subito riuscirono a stringere un patto pionieristico per l’eccellenza produttiva, in grande anticipo sulla legislazione nazionale ed europea, improntato a regole ferree e un rigido controllo di qualità.

” Ancora oggi, dopo quasi quarant’anni il progetto “Laudemio” che ha visto riuniti intorno a sé produttori di grande valore e tradizione, continua ad essere attraente e ancora più significativo perché rappresenta un prodotto identitario – ha affermato la Presidente di Laudemio srl Consortile Diana Frescobaldi . Nei decenni siamo riusciti ad aumentare la sua notorietà anche a livello internazionale grazie a ciò che rappresenta: un concentrato di storia delle aziende che lo producono, della cultura agricola, della grande tradizione olivicola toscana e non ultima la salvaguardia del territorio. Sono valori che ci accomunano – ha concluso il Presidente – e continueremo la nostra missione impegnandoci sempre di più nella promozione e nella valorizzazione”.

Storia, tradizione, autenticità, genuinità, rispetto del territorio e dell’ambiente sono dunque i principi che orientano l’intero processo produttivo di Laudemio, dall’armoniosa conduzione degli oliveti alla raccolta selettiva del frutto nel suo perfetto stadio di maturazione, dalla frangitura alla gramolatura, all’estrazione, fino all’imbottigliamento e all’accurata conservazione del prodotto.
La difesa degli stessi principi è anche la mission del Consorzio Vino Toscana, per il quale sarà particolarmente importante, con la nuova sede, essere più vicino – anche geograficamente – ai propri produttori, che negli ultimi anni sono passati da poco più di 70 nel 2019 ai 390 di adesso. Considerando che le 15 cooperative operanti in Toscana sono tutte associate, ad oggi i soci sono circa 1600.

Proseguiva poi Stefania Saccardi sottolineando che investire una nuova sede del nostro territorio provando a fare sistema, rappresenta due preziosità vere e proprie: non a caso l’olio ed il vino nella nostra regione, ci regalano momenti di grande fiducia ed ottimismo.

         “Siamo pertanto arrivati ad un bel traguardo con parere positivo del cambiamento del disciplinare  seguendo i nuovi gusti nonostante io, da tradizionalista, ami i ‘rossi’. Bisogna tuttavia essere  flessibili seguendo l’andamento del mercato e bisogni delle aziende. E, questo, resta inteso coniugando la nostra storia, la nostra tradizione e territorio, con tutte le innovazioni necessarie, senza però perdere le nostre radici. Qui, come vediamo, abbiamo il Laudemio. Marchio di qualità straordinario capace di contraddistinguere fortemente la nostra Regione nonché ottima  qualità della nostra produzione. Non a caso parliamo d’un marchio e d’un consorzio che continuamente riaffermano la propria  forza nonché qualità e valore, sui mercati nazionali ed internazionali. Una considerazione che amo  fare è che la parola ‘Toscana’ sull’acqua Panna, abbia portato grazie a questo, la crescita delle vendita dell’acqua,  pertanto questo consorzio ‘IGT’,  deve giustamente  trovare una buona  tutela, con seguito di d’attenta protezione.”

         Continuava poi Stefania Saccardi osservando d’essere sotto un ‘tetto’ in  cui  non è detto che  possono essere ospitati solamente denominazioni forti e conosciute, rilevando anche ad altri  produttori meno noti, con finale  di buon sistema d’aiuto. “ Quanto a questa competizione che avanza,  innegabile vada  affrontata adeguandosi di competenza.  “

        “Capitolo dazi. Beh, stare dietro ad una persona d’oltre Oceano che cambia parere tutti i giorni…, è intuibile pensare a tale l’assurdità, pensando  a coloro invece  che proprio  nell’impresa, debbano necessitare  di stabilità, certezze e prospettive.

          Innegabile osservare le competizioni mondiali che  siano quello che siano: di forte incertezza e destabilizzazione senza conseguente razionalità. Un vero e proprio clima di “Far- West” al contrario di prima quando esistevano maggiori  punti di riferimento. Tornando a questo consorzio, l’auspicio è che qui, a Sambuca,  squadra e sistema facciamo la loro la loro parte,  in tempi  – lo sappiamo – non facili. Basilare pertanto lavorare pertanto sul valore, sulla qualità, sul nome Toscana,  senza abbassare la guardia,  nella continua promozione  del  rinnovando dei  vigneti.”

        Concludeva  poi la Saccardi osservando la fortuna proprio in questi giorni di avere ricevuta  la  buona sovvenzione ( oltre un milione ) per la distribuzione delle risorse  a livello italiano nelle per le varie regioni :
“Grazie all’ ’OCM’ –  ristrutturazione vigneti (nda: misura che concede finanziamenti e contributi per produttori vitinicoli ) viene consentito d’avere una Regione con oltre 50% di vigneti rinnovati. Ottimo segnale pertanto osservare che se  la Regione ha investito, lo hanno fatto anche i  nostri produttori dal  momento che, se in altre parti d’Europa i vigneti si espiantano, noi continuiamo invece a migliorare questo patrimonio straordinario. Quindi, occhio al futuro con buona occupazione e successivo ottimo livello di benessere, terminando che noi come Regione ci siamo.”

       
“Stiamo vivendo un momento piuttosto articolato dove è difficile dire se ci troviamo di fronte ad una situazione contingente o se stiamo assistendo ad un cambiamento strutturale – spiega il Presidente del Consorzio Vino Toscana Cesare Cecchi – ma in entrambi i casi il Consorzio dovrà adoperarsi per essere costruttivo a tutti i livelli e al contemporaneo lavorare per sviluppare la percezione da parte della filiera e soprattutto dei consumatori, del prodotto Toscana IGT. Con la nuova sede contiamo di poter sfruttare al meglio la vicinanza con i produttori organizzando incontri e promovendo attività condivisa: la nostra presenza dovrà essere catalizzatrice delle istanze dei soci e foriera di un messaggio sull’importanza strategica dell’identificazione territoriale e dell’unità di intenti nel contesto globale.”

Fin dal suo riconoscimento ufficiale, il Consorzio è impegnato nella tutela del nome geografico “Toscana” da contraffazioni, usi illeciti e usi impropri, sia a livello nazionale che internazionale e proprio su quest’ultimo piano sta portando avanti le registrazioni in alcuni paesi che non hanno accordi con la UE per la protezione delle DO e delle IG, primo fra tutti gli USA. E nella promozione di una identità territoriale che passa anche attraverso la modifica del Disciplinare di produzione, il cui iter iniziato nel 2024 ha già superato l’approvazione della Regione Toscana ed attualmente si trova in esame presso il MASAF ed il Comitato Nazionale Vini.

L’insediamento nei nuovi locali è stato molto apprezzato dal Sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli “ Siamo molto onorati di questa nuova apertura e di accogliere sul nostro territorio due realtà di grande prestigio della nostra regione, pertanto ci confermiamo come un luogo di dialogo e di accoglienza per il nostro territorio ”. Nel giro di poche settimane il Consorzio Vino Toscana e il Laudemio srl Consortile hanno potuto già toccare con mano i vantaggi di tale scelta, che si è dimostrata lungimirante soprattutto in termini di efficienza ed operatività e di facile raggiungibilità da parte dei soci. Tra i prossimi obiettivi, il potenziamento dei servizi ai produttori nell’ambito della formazione e l’implementazione di nuove opportunità di incontro.

 

Carla Cavicchini

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