La Germania si risveglia in una crisi politica senza precedenti, con Olaf Scholz che lascia il timone dopo un mandato turbolento. Ma la domanda resta: paga davvero solo per i suoi errori o sta saldando anche il conto lasciato in sospeso da Angela Merkel? Tra dipendenze energetiche e scelte strategiche discutibili, il cancelliere uscente si è trovato a fare i conti con un’eredità politica che pesa come un macigno.
Risposte a quattro domande, che riassumono in breve la crisi politica, economica e sociale che sta vivendo la Germania.
- Scholz paga (anche) le scelte sbagliate di Merkel?
Beh, diciamo che Scholz sta saldando un conto lasciato in sospeso con interessi da usuraio. Se Merkel ha acceso la dipendenza dal gas russo come se fosse una caldaia, Scholz si è ritrovato a doverla spegnere… peccato che nel frattempo qualcuno avesse già tagliato i tubi. - La Germania si trova in una situazione molto complessa?
Complessa è dire poco. La situazione politica tedesca è come una partita a Risiko in cui tutti i giocatori hanno finito i territori ma continuano a discutere sulle regole. - Un governo composito con anime incompatibili?
Se il futuro governo tedesco fosse una ricetta, avrebbe dentro salsicce bavaresi, tofu vegano e salsa piccante turca: tanto sapore, ma difficilmente digeribile. - Il cancelliere paga le scelte sbagliate di Merkel o i motivi sono altri?
Forse Scholz paga Merkel, forse paga Putin, o forse sta solo pagando il conto di un ristorante in cui nessuno vuole fare il cameriere. La verità? Tutti contribuiscono al disastro, ma il piatto è servito a lui. Redazione
Foto Scholz: cortesia di Pixabay