Rio de Janeiro, Cybercrime Forum

Seconda Giornata della Cooperazione Italia-Brasile nella Lotta alla Criminalità Organizzata e al Crimine Cibernetico

 

 

 

 

Rio de Janeiro, 24 aprile 2025

Dopo l’importante apertura del 22 aprile, ampiamente descritta, la seconda giornata della XII Settimana Internazionale della Magna Grecia – giovedì 24 aprile – si è svolta nuovamente nello splendido scenario dell’Istituto Italiano di Cultura, all’interno di Casa Italia, sede anche del Consolato Generale d’Italia a Rio de Janeiro. L’evento ha visto la partecipazione di figure di rilievo internazionale, impegnate attivamente – nei rispettivi ruoli – nella lotta alla criminalità organizzata e nelle strategie di contrasto al crimine cibernetico, con un forte accento sulla cooperazione tra Italia e Brasile.

A dare avvio ai lavori, è stato il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, il Dott. Marco Marica, che non solo ha messo a disposizione gli spazi dell’Istituto, ma ha svolto un ruolo fondamentale nella promozione e realizzazione dell’evento. Dopo il suo saluto istituzionale, ha preso la parola il Presidente della Fondazione Magna Grecia, On. Nino Foti, il quale ha illustrato l’impegno quarantennale della Fondazione nella promozione dello sviluppo del Sud Italia, della cultura e dell’internazionalizzazione attraverso attività di ricerca, analisi e cooperazione con ambasciate, enti pubblici e privati.

Il seminario dal titolo “Cyber Crime Forum – Cooperazione tra Italia e Brasile: come la tecnologia sta cambiando le strategie delle organizzazioni criminali” ha affrontato tematiche di estrema attualità, evidenziando come il crimine digitale operi su binari paralleli e spesso invisibili, sfruttando spazi come il dark web e le criptovalute per sfuggire ai controlli e rendere più difficile l’intervento delle autorità.

Un faro contro le mafie: l’intervento del Prof. Nicaso e del Procuratore Generale Nicola Gratteri

Un faro contro le mafie: l’intervento del Prof. Nicaso e del Procuratore Generale Nicola Gratteri

Particolarmente atteso è stato l’intervento del Prof. Antonio Nicaso, docente alla Queen’s University in Canada e massimo esperto internazionale di mafie, autore – insieme al Procuratore Nicola Gratteri – di opere fondamentali sulla criminalità organizzata. Nicaso ha approfondito il ruolo crescente delle criptovalute nelle attività mafiose, sottolineando come queste abbiano trasformato i meccanismi di riciclaggio e occultamento del denaro, rendendo imprescindibile una cooperazione internazionale tra le forze dell’ordine.

Subito dopo, l’interesse si è concentrato sull’attesissimo intervento del Dott. Nicola Gratteri, Procuratore Generale della Corte d’Appello di Napoli dal 2023. Figura di spicco nella lotta alla criminalità organizzata, Gratteri ha condiviso riflessioni e testimonianze tratte dai suoi oltre trent’anni di carriera, evidenziando le sfide e le strategie adottate contro la ‘ndrangheta e, oggi, contro la camorra in una delle regioni più complesse del Paese.

Gratteri, originario di Gerace (Calabria), ha illustrato il proprio approccio sistemico, che coniuga repressione penale e prevenzione sociale, mirato non solo a colpire i vertici mafiosi ma anche le loro connessioni economiche, politiche e internazionali. Ha ribadito l’importanza di agire sui patrimoni mafiosi, vero motore del potere criminale, e di rafforzare l’azione dello Stato attraverso il coinvolgimento della società civile, delle scuole e delle istituzioni locali.

Ha inoltre sottolineato l’urgenza di investire in tecnologia telematica avanzata, evidenziando come le organizzazioni criminali stiano già impiegando miliardi di dollari in strumenti digitali per comunicazioni cifrate, transazioni anonime e infiltrazioni informatiche. In un’epoca in cui la criminalità organizzata si muove con agilità nel cyberspazio, è fondamentale che anche le istituzioni statali rafforzino le proprie infrastrutture digitali per fronteggiare queste nuove forme di minaccia globale.

Un aspetto fondamentale del suo impegno è rappresentato dall’importante contributo che offre nei suoi seminari in tutto il mondo, rivolti soprattutto ai giovani, per trasmettere una cultura della legalità e formare le nuove generazioni nella consapevolezza che il crimine non è mai conveniente: il prezzo da pagare è altissimo e cancella ogni illusione di successo facile. Attraverso il confronto diretto, Gratteri invita i giovani a scegliere la strada della giustizia, della responsabilità e dell’impegno civile, offrendo loro strumenti per riconoscere e resistere al fascino pericoloso, ma illusorio della criminalità organizzata.

Fin dal suo insediamento a Napoli, ha intensificato la collaborazione tra procure e forze dell’ordine, promuovendo indagini su traffici di droga, estorsioni e infiltrazioni nei settori pubblici e privati. La sua figura, da anni sotto scorta, è oggi simbolo di coraggio, integrità e legalità, e rappresenta una speranza concreta per un’Italia più giusta.

In un contesto in cui la criminalità si evolve e si globalizza, la leadership di Nicola Gratteri è un punto di riferimento fondamentale nella difesa dello Stato di diritto e nella costruzione di un futuro libero dalle mafie.

A seguire all’intervento del Dott. Gratteri, l’incontro ha visto l’importante contributo di professionisti di altissimo livello, ciascuno dei quali ha apportato un valore specifico secondo la propria area di competenza, confermando la natura bilaterale e operativa del forum. Tra questi, il Dott. Michele Carbone, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) italiana, ha sottolineato con forza l’importanza della cooperazione transnazionale e dello scambio informativo continuo nella lotta contro la criminalità organizzata di matrice mafiosa. Un messaggio chiaro: senza una rete internazionale di collaborazione, le mafie continueranno a prosperare, sfruttando confini e vuoti legislativi.

Dal lato brasiliano, hanno preso parte all’iniziativa figure di altissimo profilo istituzionale, a conferma della rilevanza e del prestigio della cooperazione bilaterale tra Italia e Brasile nel settore della sicurezza digitale e della governance finanziaria.

Tra i protagonisti di spicco:

  • Aristides Andrade Cavalcanti Netto, responsabile del Dipartimento di Gestione Strategica e Supervisione Specializzata della Banca Centrale del Brasile, ha offerto un contributo di grande valore illustrando in modo approfondito i rischi e le sfide delle transazioni finanziarie digitali nei circuiti bancari, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle sinergie internazionali per una maggiore resilienza del sistema.
  • Andrea Ceciliano, rappresentante della Segreteria per gli Affari Parlamentari della Presidenza della Repubblica, ha espresso il chiaro interesse strategico del Governo Federale nel consolidamento di un quadro legislativo efficace contro il cyber crime, rafforzando così la dimensione normativa della sicurezza cibernetica.
  • Victor César dos Santos, Segretario di Sicurezza Pubblica dello Stato di Rio de Janeiro, ha portato la voce del territorio, offrendo una visione concreta delle sfide operative affrontate dalle forze dell’ordine nei contesti urbani ad alto rischio, evidenziando il ruolo cruciale delle tecnologie nel contrasto alla criminalità organizzata.
  • Acne Antenor Madruga, membro indipendente del consiglio autoregolatore della FEBRABAN (Federazione Brasiliana delle Banche), ha delineato con precisione i meccanismi di autoregolazione adottati dal sistema bancario brasiliano per contrastare il riciclaggio di denaro e l’uso illecito delle criptovalute, tema di grande attualità a livello globale.

A rappresentare ancora il fronte italiano è intervenuto il dott. Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), il quale ha messo in luce l’impatto crescente delle nuove tecnologie sulle infrastrutture critiche, evidenziando l’importanza di una risposta sistemica, coordinata e multilaterale per garantire la sicurezza cibernetica in Europa e nel mondo.

La tavola rotonda è stata brillantemente moderata dalla giornalista Leila Sterenberg, volto noto dell’informazione brasiliana, che ha saputo coniugare rigore giornalistico e chiarezza espositiva, favorendo un dibattito di alto livello tra i partecipanti e stimolando riflessioni condivise su una tematica di assoluta centralità.

Significativa  è stata anche la partecipazione dell’ENEL, presente come rappresentante del mondo imprenditoriale e delle utilities, ambito anch’esso vulnerabile alle minacce informatiche.

A chiudere i lavori, come da tradizione, le conclusioni sono state affidate al Presidente della Fondazione Magna Grecia, Nino Foti, che ha riassunto l’alto valore culturale e operativo della giornata, ribadendo l’impegno della Fondazione nel promuovere il dialogo tra Italia e Brasile sui temi strategici della legalità, dello sviluppo e della sicurezza.

 

Alfredo Apicella

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