Profilo del successore di Jorge Mario Bergoglio

 

Robert Francis Prevost, papa delle Due Americhe

di Claudio Beccalossi

 

   Città del Vaticano – Alla fine la scelta in conclave del cardinale agostiniano (quindi, primo Vicario di Cristo appartenente all’Ordine di Sant’Agostino) Robert Francis Prevost (Chicago, Illinois, Usa, 14 settembre 1955), dopo due fumate nere ed una liberatoria bianca, ha spiazzato tutti, vaticanisti rodati, conoscitori a menadito dei “misteri” dell’Extra Omnes, bookmakers più smaliziati. La maggioranza s’aspettava uno dei nomi cosiddetti papabili e, invece, il colpo di scena ha messo in luce un porporato salito nelle “quotazioni” poco alla volta, fino all’exploit del soglio di Pietro.

   S’è imposto il nome di Leone XIV allacciandosi all’ultimo precedente, papa Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci, Carpineto Romano, 2 marzo 1810 – Roma, 20 luglio 1903), autore di ben 86 encicliche tra cui l’innovativa Rerum Novarum (Delle – o le – cose nuove), pubblicata nel 1891, precorritrice della dottrina sociale della Chiesa (cioè il complesso di principi ed insegnamenti che ordinano questioni di carattere socio-economico) e del relazionarsi del Cattolicesimo nei confronti del lavoro e dei lavoratori, mediando tra le correnti interne alla comunità dei credenti riguardo all’avanzata del capitalismo.

   Il neo Pontefice è figlio di Louis Marius (di origini francesi ed italiane) e Mildred Martinez (di radice spagnola) ed ha due fratelli, Louis Martin e John Joseph.

   Dopo aver conseguito il Bachelor of Science in Scienze matematiche ed il diploma in Filosofia presso la Villanova University (istituto privato cattolico maggiore della Pennsylvania, fondato nel 1842 dall’Ordine di Sant’Agostino), il 1° settembre 1977 entrò nel noviziato di Saint Louis della Provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio dell’Ordine di Sant’Agostino ed il 29 agosto 1981 pronunciò la professione solenne. L’anno seguente acquisì il Master of Divinity alla Catholic Thelogical Union di Chicago.

   Il 19 giugno 1982 venne ordinato presbitero a Roma dall’arcivescovo belga Jean Jadot (Bruxelles, 23 novembre 1909 – Woluwe-Saint-Pierre, 21 gennaio 2009) pro presidente del Segretariato per i non cristiani. Tra il 1985 ed il 1986 visse la sua prima permanenza in Perù ricoprendo i servizi di cancelliere della Diocesi di Chulucanas e vicario nella parrocchia della Cattedrale della Sacra Famiglia di Nazareth, appunto a Chulucanas. Nel 1987 conseguì il dottorato magna cum laude in Diritto canonico presso la Pontificia Università “San Tommaso d’Aquino” (Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Urbe), popolarmente nota come Angelicum, mentre dal 1987 al 1988 svolse compiti di promotore della pastorale vocazionale e direttore delle missioni della sua Provincia ad Olympia Fields (Illinois, Usa).

   Negli anni tra il 1988 ed il 1999 ritornò in Perù per varie competenze: priore di comunità; direttore del seminario agostiniano di Trujillo; docente di Diritto canonico, Patristica e Morale, prefetto degli studi, rettore per un anno nel seminario diocesano “San Carlo e San Marcello”; giudice del tribunale ecclesiastico regionale; membro del Collegio dei consultori dell’arcidiocesi di Trujillo; fondatore e parroco della parrocchia di Nostra Signora Madre della Chiesa (ora di Santa Rita da Cascia); amministratore parrocchiale della parrocchia di Nostra Signora di Montserrat.

   Eletto padre provinciale agostiniano, nel 1999 riprese la via di Chicago per adempiere alle relative funzioni. Seguirono altre nomine: priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino; direttore della formazione nel convento di Sant’Agostino a Chicago; primo consigliere e vicario della Provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio.

   Papa Francesco, il 3 novembre 2014, affidò a Prevost il compito d’amministratore apostolico della diocesi peruviana di Chiclayo, elevandolo alla dignità episcopale di vescovo titolare della diocesi di Sufar (in Algeria, antica sede episcopale della Provincia romana della Mauritania Cesariense). Nel successivo 12 dicembre l’agostiniano ebbe l’ordinazione o consacrazione episcopale (citata pure come ordinazione o consacrazione vescovile) impartita dall’arcivescovo James Patrick Green nella cattedrale di Santa Maria a Chiclayo, divenendo poi vescovo di quella diocesi su decisione di papa Bergoglio del 26 settembre 2015.

  Adottò il motto episcopale, inserito nel suo stemma, In Illo uno unum (In Lui/Colui unico/uno – Cristo, siamo – uno, nell’affermare che “sebbene noi cristiani siamo molti, nell’unico Cristo siamo uno”, frase d’un sermone di Sant’Agostino). Stemma e motto pressoché confermati nella sua consacrazione papale. 

   Nell’agosto del 2015, acquisì ufficialmente la cittadinanza peruviana.

   Nuove nomine papali lo fecero dapprima amministratore apostolico della sede vacante peruviana di Callao (tra il 15 aprile 2020 ed il 26 maggio 2021) e, poi, il 30 gennaio 2023, prefetto del Dicastero per i vescovi, nonché presidente della Pontificia commissione per l’America Latina, attribuendogli il titolo di arcivescovo-vescovo emerito di Chiclayo.

   Con l’annuncio del 9 luglio 2023 di papa Francesco ed il concistoro del 30 settembre seguente, mons. Robert Francis Prevost fu creato cardinale diacono di Santa Monica, assumendo il carico della pertinente diaconia il 28 gennaio 2024. E sempre il Pontefice, il 6 febbraio 2025, lo introdusse nell’Ordine dei cardinali vescovi affidandogli il titolo della sede suburbicaria di Albano.

   Tutto ciò fino alla decadenza degli incarichi curiali dopo la scomparsa di Jorge Mario Bergoglio, il 21 aprile 2025. E prima dell’esito del conclave che, l’8 maggio 2025, ha designato lo statunitense-peruviano 267° capo della Chiesa cattolica e vescovo di Roma col nome di Leone XIV, papa delle Due Americhe… Un ispirato e sereno connubio di fede tra anima natia americana e cuore adottivo peruviano. I suoi fedeli di Chiclayo, infatti, alla sua ascesa hanno esposto striscioni di gioia perché El Papa tiene corazón chiclayano!

   Nell’affacciarsi dopo la sua elezione, visibilmente commosso ed emozionato, davanti alla folla assiepata ed al mondo intero dal loggiato centrale della Basilica di San Pietro, noto come Loggia delle Benedizioni, il neo Santo Padre ha indossato i paramenti sacri completi, a differenza di quanto fece papa Francesco, il 13 marzo 2013, presentandosi in sola veste bianca, senza mozzetta e stola pontificia. Il nuovo cammino apostolico s’è avviato dall’entusiasta piazza San Pietro e dall’esortazione “La pace sia con voi. La pace del Cristo risorto, una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante”…

Foto da foto fermi immagini di dirette internazionali

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