Il PIÙ GRANDE FILM DI CORSE AUTOMOBILISTICHE DI TUTTI I TEMPI

 

LE STAR DI F1: THE MOVIE

BRAD PITT, LEWIS HAMILTON E DAMSON IDRIS  PROTAGONISTI DEL NUOVO NUMERO DI GQ

PORTANO I LETTORI SUL SET DEL PIÙ GRANDE FILM DI CORSE AUTOMOBILISTICHE DI TUTTI I TEMPI

Milano, 28 maggio 2025 – Nel numero estivo di GQ Italia Brad Pitt, Lewis Hamilton e Damson Idris raccontano in esclusiva come hanno unito le forze per tentare di realizzare il più grande film di corse automobilistiche di tutti i tempi, F1: The Movie, nelle sale dal 25 giugno. Tre cover, disponibili da oggi su Gqitalia.it e in edicola dal 10 giugno, accompagnano un’intervista esclusiva firmata da Daniel Riley, Global Director of Content Development del magazine, che offre ai lettori uno sguardo dietro le quinte del set del film girato in tutto il mondo.

QUOTES

BRAD PITT

Sulla condivisione degli spazi con il mondo della F1:

«Nel 2023, mi sembrava di essere un ospite in casa d’altri, quasi un intruso. Ero colmo di ammirazione per tutti i piloti e gli addetti a questo sport. Mi sentivo umile, persino timido. Dopo un anno, sul set, la sensazione era completamente diversa. Ormai era diventata anche la nostra casa. Eravamo parte integrante dell’ecosistema, immersi nella sua struttura. Ed è stato gratificante in un modo incredibile».

Sull’inizio delle riprese con i professionisti della F1:
«All’inizio, a Silverstone, ci siamo seduti con i piloti alla loro riunione e abbiamo detto: se vi intralciamo, diteci pure di andare a quel paese».

Sul fatto che le compagnie assicurative si preoccupino del suo “bisogno di velocità”:

«Mi sono lasciato un po’ troppo andare, anche se non ce n’era bisogno [ignorando i limiti di velocità imposti]. Alla fine, è stato molto divertente. E poi, quando finalmente hanno smesso di darci avvisi e si sono fidati di noi, è filato tutto alla perfezione».

Sull’equilibrio tra la vita privata e quella professionale:
«La mia vita privata è sempre sotto i riflettori. È così da trent’anni. O almeno, diciamo che lo è in parte».

«È stata una seccatura con cui ho sempre dovuto fare i conti in misura diversa, grande o piccola, mentre mi occupavo delle cose a cui ero davvero interessato. Se lo permetti, può diventare un fastidioso spreco di tempo. Non lo so… Ritengo che la mia vita sia abbastanza… controllata. Mi sento al sicuro con i miei amici, le persone che amo, la mia famiglia. Ho la consapevolezza di chi sono. È come una mosca che ronza un po’ intorno, nulla più».

LEWIS HAMILTON

Sulle sfide personali da superare prima delle riprese:
«Sono dislessico, quindi leggere un copione di 130 pagine più e più volte è stata una sfida, considerato il poco tempo a disposizione. Ma se decido di fare qualcosa, mi impegno al cento per cento».

Sul suo coinvolgimento nello sviluppo dei personaggi e nella definizione del casting:
«Volevo che fosse vario e riflettesse davvero il mondo reale. Spero che i bambini lo guardino e pensino: “Oh mio Dio, lì c’è qualcuno che potrei essere anch’io”. Come avere una donna ingegnere di gara davvero in prima linea nella storia [riferendosi al personaggio interpretato dalla candidata all’Oscar Kerry Condon, direttore tecnico del team APXGP]. Non si vedono ancora molto spesso».

Sulla reazione dei suoi colleghi di F1 all’arrivo di un’enorme troupe cinematografica:
«C’era solo curiosità. È un mondo completamente diverso che era pronto a entrare nel nostro. Si poteva temere un’intrusione incontrollata, incapace di comprendere davvero i limiti e le dinamiche della Formula 1. Il loro approccio, però, è stato molto professionale».

DAMSON IDRIS

Sullo spirito competitivo con la co-star Brad Pitt:

«Sono più veloce di Brad (ride). Forse lui ha il pregio di riscaldare meglio le gomme e di raggiungere la velocità massima più rapidamente di me. Ma quando eravamo ad Austin, al COTA, durante gli allenamenti, ho cronometrato i nostri tempi per la prima volta e senza le restrizioni del caso sono decisamente più veloce di Brad. Diglielo!».

Sulla presenza del cast e della troupe al fianco dei piloti di F1:

«Tra i miei ricordi più vividi c’è un episodio che ha visto scontrarsi Hamilton e Verstappen. Verstappen furioso, rientra ai box. Si ferma accanto a me, scende, è visibilmente frustrato, e io resto seduto, cercando semplicemente di passare inosservato. Una scena così non si può simulare. Vederla sullo schermo trasmette agli spettatori la certezza che è tutto autentico».

L’intervista completa è disponibile sul numero di GQ Italia in edicola dal 10 giugno e sul sito gqitalia.it

Giornalista: Daniel Riley

Fotografo: Nathaniel Goldenberg

Fashion Credits:

  • Cover Look:
    BRAD PITT: Tuta e cappello Louis Vuitton Men. Boots Saint Laurent by Anthony Vaccarello. Guanti Handsome Stockholm Via the Residency Experience. Gioielli personali. Grooming: Jean Black. LEWIS HAMILTON: T-shirt vintage Via Stock Vintage. Giacca e pantaloni: Dior Men. Gioielli personali. Hair: Angela Torio Rivera. Barbering: Ainsworth Ramsay. Skin: Yuko Fredriksson. Tailoring: Florence Lesecq.  DAMSON IDRIS: IDRIS: Tuta Prada. Orecchini personali. Bracciale e anello Didris. Hair: Andrea Mona Bowman. Grooming: Matiki Anoff. Tailoring: Sandra Daniels.

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    Download Cover

  • Fonte: Marta Romanati <[email protected]>
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