Fare cultura parlando di vini

Cogito R Mirizzi di Montecappone, un grande rosso prima che giunga l’estate

Prima di lasciare il palcoscenico ai vini bianchi e alle bollicine, si chiude in bellezza con un grande vino rosso la stagione che vede questi vini farla da protagonista. Il prescelto e certamente all’altezza del compito è Cogito R. di Mirizzi di Montecappone che però si presta volentieri ad essere gustato anche fresco durante la bella stagione quando si ha voglia di rompere la consuetudine

Una delle ultime creazioni di Gianluca Mirizzi, vino da uve Grenache che già da qualche anno ha preso il suo posto nella gamma di quest’azienda dall’incredibile qualità prodotta ad ogni sua singola espressione. Dopo oltre vent’anni alla guida di Montecappone e protagonista con i Verdicchio dei Castelli di Jesi, Gianluca nel 2015 ha messo in campo un nuovo progetto, l’Azienda Mirizzi che capitalizza tutta la sua esperienza e la visione sulla viticoltura di quest’area delle Marche.

Cogito R. è uno dei figli di questa esperienza e naturalmente sempre con Lorenzo Landi al suo fianco, l’enologo con cui Gianluca Mirizzi ha firmato tante perle enologiche con “Utopia” in testa. La Grenache non è certo un autoctono ma è presente da tanto di quel tempo nella zona da essersi perfettamente integrato con il territorio.

Il vino nasce da un bellissimo vigneto in una zona ad alta vocazione situato a 300 mt. S.l.m. tra gli appennini e il mare, a Monte Roberto nella zona dei Castelli di Jesi. Il vigneto esposto ad ovest è certificato “eroico” dal CERVIM, ed i suoli sono costituiti prevalentemente da marne di arenaria e calcare con aggiunta di una piccola quota di argille gialle.

Per il sistema di allevamento è stata scelta una controspalliera bassa con potatura a guyot. La vendemmia avviene a piena maturazione delle uve a cui segue una vinificazione svolta in maniera tradizionale, con macerazione sulle bucce per tre settimane e controllo termico del cappello a temperature inferiori ai 25° C circa, eseguendo follature delicate e rimontaggi.

Segue poi un lungo affinamento in vasi di cemento. Cogito R. non è una produzione dai numeri esagerati e chi avrà la fortuna di trovarlo al bicchiere non potrà fare a meno di sperimentarne le grandi peculiarità.

Nell’assaggio della 2022 il frutto e fresco e cangiante, spezie dolci, accenno floreale fresco, accenni minerali, ed erbe essiccate di macchia e medicinali. Avvolgenza elegante che continua a sorprendere in bocca. Gustoso e rispondente al naso dal sorso leggiadro, accarezza il palato in grande equilibrio e armonia, senza nessuno spigolo e senza mai risultare piatto o “piacione”. La presenza alcolica è perfettamente integrata e lo scatto dinamico richiama continuamente il nuovo sorso. Nonostante la struttura del vino, non è mai pesante e regala un ottimo allungo.

Un rosso estremamente piacevole, che anche in estate servito con quei 2 gradi in meno, può essere una bellissima bottiglia per escursioni di gusto diverso nella lunga stagione del bianco.

Bruno Fulco

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