Introdurre l’educazione emotiva nelle scuole per contrastare il bullismo.

Di Mambro Dolores

Docente e Pedagogista

Emozioni e sentimenti governano la vita di ogni individuo e sin dall’infanzia hanno un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo della propria identità, aspetti complementari e fondamentali dell’esperienza umana. Mentre l ‘emozioni forniscono risposte immediate ed adattive, guidate dagli eventi e hanno sede nel cervello, che il sistema nervoso fornisce a degli stimoli precisi, i sentimenti sono comportamenti culturali modellati e influenzati dall’esperienza personale, un impatto a lungo termine sulla nostra identità emotiva e sul modo in cui si interpreta il mondo.

L’educazione emotiva è un area di studio che nel panorama scolastico mondiale sta acquisendo notevole attenzione, inserirla tra le competenze da insegnare a scuola è un passo importante, un aiuto concreto non solo per lo sviluppo della personalità. Tuttavia non si può pretendere nessun apprendimento efficace se non si stimolano le emozioni e non si educano i sentimenti degli alunni.

A rendere di dominio pubblico l’espressione “Intelligenza emotiva,” nel 1995 è stato lo psicologo, scrittore e giornalista Daniel Goleman, mediante un libro guida su come sopravvivere nella società odierna sviluppando le capacità emotive utili competenze per conoscere sé stessi e gli altri. Tale consapevolezza per lo studioso è la chiave per combattere l’insicurezza, avere successo personale e professionale e migliorare la propria vita, che va avviata a partire dai banchi di scuola.

In Italia i suicidi per bullismo e cyberbulismo, cosi come violenza e prepotenza perpetrata   da gruppi di adolescenti ai danni dei coetanei sono in sono in costante aumento.

Un grande filone di ricerche ha mostrato che   l’educazione emotiva è una componente vitale per il benessere complessivo degli studenti, per cui necessariamente integrata nel curriculum scolastico.  In linea generale secondo gli esperti i giovani hanno sempre meno riferimenti da parte degli adulti, sopperendo al loro smarrimento di fronte ad una società a volte minacciosa, pertanto la scuola riveste un ruolo importante nell’impegno a coinvolgere in maniera diretta gli alunni nell’educazione dell’emotività.

Integrata nelle attività didattiche scolastiche aiuta i giovani a costruire relazioni sociali sane in un ambiente positivo e a tenere a freno l’aggressività, pertanto un metodo educativo alleato nella prevenzione del bullismo. Educare i giovani alle emozioni può aiutare a diminuire lo stress e la consapevolezza delle emozioni rappresenta un potente strumento per allenarsi all’empatia per combattere discriminazioni, violenza e forme di bullismo.

E’ necessario un intervento pedagogico che aiuti gli studenti a sviluppare una consapevolezza emotiva promuovendo un ambiente di apprendimento empatico e collaborativo, adottando una didattica inclusiva che miri a coinvolgere tutti gli studenti per favorire un pensiero globale.  Occorre creare un contesto in cui ognuno possa sentirsi valorizzato e parte integrante del gruppo.

Lezioni di consapevolezza emotiva includendo discussioni e attività pratiche, spazi di apprendimento che favoriscano l’espressione emotiva e la socializzazione; programmi di risoluzione di conflitti, attraverso tecniche e di comunicazione; progetti di servizio per la comunità; creare programmi di inclusione per  genitori e famiglie,

Far comprendere agli alunni come gestire le proprie emozioni dinnanzi alle sfide della vita, nonché riconoscere e rispettare quelle altrui sono componenti essenziali per un vivere civile. Famiglia e scuola non possono abdicare al loro ruolo di agenzie educative, altresì hanno l’obbligo di offrire ai ragazzi un punto d’appoggio, supportandoli nel cammino della crescita cognitiva ed emozionale.

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