Gli 87 anni di Adriano Celentano

Un brutto ricordo. Quando Il Molleggiato deluse col suo “Adrian”

Servizio e foto di Claudio Beccalossi

Verona – Il grande Adriano Celentano ha varcato la soglia degli 87 anni. Nato a Milano il 6 gennaio 1938, macina successo fin dal 1956 in multiformi ambiti dello spettacolo (come cantante, attore, showman, regista, sceneggiatore, compositore, cabarettista, autore televisivo e produttore discografico).

Soprannominato, in tempi d’oro giovanili, Il Molleggiato (per le sue caratteristiche movenze durante le esibizioni) e Il ragazzo della via Gluck (dove crebbe e che fu il titolo d’un suo celebre motivo), è stato il leader alquanto dittatorello del clan intitolato a se stesso.

Della sua carriera si sa pressoché tutto in quanto tutto, di lui, ha fatto e fa ancora notizia, nonostante oggi rimanga perlopiù rintanato, con la moglie Claudia Mori (pseudonimo di Claudia Moroni, Roma, 12 febbraio 1944), in una sorta di buen retiro ipocondriaco, nella sua faraonica villa tra il verde di Campesone di Galbiate (Lecco).

Verona conserva un particolare amarcord riguardo ad Adriano, di quando, cioè, tra  gennaio e febbraio 2019, vennero trasmesse dal Teatro “Camploy”, in via Cantarane, quattro puntate (delle nove previste) di “Aspettando Adrian” in diretta televisiva per Canale 5, prologo di “Adrian”. Si trattava d’un mix tra breve anteprima dagli interpreti in carne ed ossa e corposo proseguimento con un avveniristico cartoon tra intrighi, morale ed erotismo “made in Milo Manara” (Maurilio detto Milo, Luson, Bolzano, 12 settembre 1945, da anni residente a Sant’Ambrogio di Valpolicella, famoso disegnatore e fumettista). La quaterna proposta, dalla formula originale, non riuscì tuttavia a far impennare lo share, in un continuo calando rispetto alle ottimistiche previsioni della vigilia.

Sembrò che la montagna avesse partorito un topolino, nonostante l’ossessiva pubblicità promozionale su Canale 5. Le prime due puntate delusero anche (se non soprattutto) per le mini-intrusioni di Celentano in versione taciturna se non… muta. Nel varietà trasmesso il 21 gennaio 2019 (“Adrian” a parte) i telespettatori furono 5.997.000, con uno share del 21,92%. In quello del 22 gennaio il pubblico televisivo ammontò a 3.965.000, pari ad uno share del 15%.

La serie tivù dei preamboli-spettacolo pre-animazione, “Aspettando Adrian”, ebbe come coprotagonisti Nino Frassica (Messina, 11 dicembre 1950), Francesco Scali (Roma, 9 maggio 1958) e Natalino Balasso (Porto Tolle, Rovigo, 2 dicembre 1960) nella prima puntata, a cui s’aggiunsero, nella seconda, Giovanni Storti (Milano, 20 febbraio 1957), del celebre trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.

Alle sue due “apparizioni-flash”, Celentano aggiunse, nella terza puntata del 28 gennaio, l’esibizione di due brani del suo repertorio, “Pregherò” e “Hot Dog Buddy Buddy”. Chi scrive riuscì a fotografarlo all’uscita dal “Due Torri Hôtel”, in piazza Sant’Anastasia, preceduto dalla moglie Claudia, prima che venisse accompagnato al Teatro “Camploy”. Fu un’immagine-documento che fermò il veloce ed agile, nonostante i suoi allora 81 anni suonati, sgattaiolar fuori di Adriano dall’hôtel per sedersi in auto accanto all’autista.

I presenti al terzo appuntamento davanti ai teleschermi con “Aspettando Adrian” risultarono 3.029.000, per uno share dell’11,87%. Ai cast precedenti s’aggregò l’attrice Ilenia Pastorelli (Roma, 24 dicembre 1985).

Celentano disertò completamente il palco, poi, nella quarta puntata del 4 febbraio 2019 a cui concorse Max Tortora (all’anagrafe Massimiliano, Roma, 21 gennaio 1963).

L’aspettativa, forse esagerata, incappò in una clamorosa delusione e l’incognita restò per le altre date in programma. Infatti, la serie venne sospesa adducendo ufficialmente problemi di salute di Adriano, mentre i critici confermarono il tonfo di gradimento dell’audience. Le puntate dal vivo ripresero tra il 7 novembre ed il 5 dicembre 2019, rimodulandone gli schemi. Ma i commenti si riconfermarono, in ogni caso, generalmente negativi…

 

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